Documentario realizzato dalla Lastcam con la consulenza di APRODUC, sul tema delle proprietà collettive. Un tempo nella società rurale, ogni comunità di abitanti esercitava sul proprio territorio i diritti essenziali per viviere: il pascolo, il legnatico nel bosco o coltivare la terra per sopravvivere. Nel corso della storia questo patrimonio, per fortuna in gran parte conservato e tutelato, ha sempre dato all’uomo nuove opportunità al passo con i tempi. Nei primi insediamenti umani il possesso della terra era comune a tutti i componenti il gruppo e consisteva nell’utilizzo diretto, promiscuo e solidale, e nello scambio, dei prodotti necessari alla vita: i frutti del bosco, i pascoli e i raccolti dei campi. Queste prime forme di uso e possesso dei beni possono assimilarsi ai moderni diritti fondamentali dell’uomo (uguaglianza, solidarietà, lavoro): sono diritti inviolabili, irrinunciabili perché assicurano un’esistenza libera e dignitosa. Questo spiega perché gli antichi patrimoni agro-silvo-pastorali sono giunti fino a noi, anche se in misura assai ridotta, date le usurpazioni, le forme di appropriazione, legittime e non, subite in ogni tempo. Gli antichi possessi e diritti di uso sono sono ancor oggi importanti perché garantiscono un habitat umano e naturale vivibile.Nella società attuale, naturalmente il modo di gestire e difendere i beni della comunità sono mutati come sono mutati i bisogni e le condizioni sociali, ma va tutelato e conservato il regime pubblicistico che ne assicura la destinazione in funzione delle necessità degli utenti, come pure va garantita l’autonomia degli enti gestori.
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