L’Autrice dopo un’accurata esposizione della storia e dell’evoluzione legislativa delle varie forme di assetti fondiari collettivi nelle specifiche realtà territoriali delle regioni del Nord, Centro e Sud Italia, riconosce l’importanza e l’attualità delle proprietà collettive come forma alternativa di gestione dei patrimoni agrosilvo pastorali delle comunità originarie di abitanti (le antiche comunità di villaggio). E ritiene che la gestione comunitaria, promiscua e solidale, possa contrastare il sistema privatistico dominante di sfruttamento irrazionale del territorio e distruzione dell’ambiente.
Aproduc condivide senz’altro questa scelta. La gestione comunitaria con le sue regole consuetudinarie di utilizzo corretto, promiscuo e sostenibile del territorio ha in se gli anticorpi necessari per arrestare i processi che portano alla progressiva distruzione del pianeta, alla perdita di risorse irripetibili, a variazioni climatiche e ai fattori che minacciano la stessa sopravvivenza del genere umano e di ogni forma di vita.