Museo Diocesano Tridentino – Dialogo tra Antropologia e Domini Collettivi

Giovedì 11 dicembre 2025, ore 17.30 Sala Arazzi, Museo Diocesano Tridentino
«Obbedisci a quelle leggi che tu stesso hai fatto». La proprietà collettiva dalle Rivolte contadine ad oggi
Dialogo tra antropologia e domini collettivi
Silvano Baldessari, presidente AUSC Baselga del Bondone
Ivan Broll, presidente ASUC Sopramonte
Flavio Franceschini, presidente ASUC Vigolo Baselga
Marta Villa, antropologa culturale, Università degli Studi di Trento
Il dialogo invita gli spettatori a intraprendere un percorso di conoscenza delle proprietà collettive del Trentino, con un focus particolare su quelle vicine alla città di Trento. Oggi come nel 1525 le comunità si prendono cura delle risorse agro-silvo-pastorali attraverso i propri Statuti che ricalcano le Carte di Regola, come quella del 1513 di Vigolo Baselga che è esposta nella Mostra.
I contadini del XVI secolo si erano visti erodere poco a poco le terre collettive che servivano per la sopravvivenza delle diverse famiglie e per questo avevano tentato di ribellarsi, cercando di tutelare queste forme di proprietà che garantivano a tutti la possibilità di usare, senza dissipare, le risorse. Non solo in Trentino ma anche nel vicino Tirolo i poteri di allora avevano tentato di sottrarre alle comunità l’autogestione dei territori: non è un caso che in terra teutonica, dove si sviluppano i primi moti di protesta, sarà il motto Omnia Sunt Communia a muovere le istanze dei rivoltosi guidati da Thomas Müntzer.
L’antropologia culturale pubblica e applicata facilita la comprensione di queste tensioni e permette anche un collegamento con l’attualità: i contadini del mondo, soprattutto in quelle che vengono definite comunità indigene, stanno ancora adesso lottando per mantenere i propri diritti sulla terra, vivono di economie della sussistenza e cercando strategie anche creative per non farsi sottrarre i beni necessari alla vita.
In Trentino, le Amministrazioni Separate dei beni di Uso Civico (ASUC) custodiscono la biodiversità e consegnano migliorati alle generazioni future gli ambienti: la Legge nazionale 168/2017 definisce questi enti esponenziali delle collettività proprietarie elementi fondamentali per la vita e lo sviluppo delle collettività locali e strumenti primari per assicurare la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale nazionale.
Marta Villa, Silvano Baldessari, Ivan Broll e Flavio Franceschini racconteranno al pubblico le peculiarità delle proprietà collettive del monte Bondone mettendo a confronto le Carte di Regola antiche con quello che ancora oggi le comunità mettono in pratica per salvaguardare la natura.
L’incontro è inserito all’interno del percorso della mostra “Poveri Diavoli. Le rivolte contadine del 1525 nel principato vescovile di Trento”