La sentenza del Consiglio di Stato è molto ben motivata. Il giudice ammnistrativo pone in rilievo l’interesse pubblicistico alla conservazione dei beni di comproprietà originaria della comunità dei residenti ed il carattere eccezionale e negativo dell’istituto della legittimazione dei beni civici occupati sine titulo. Di fronte all’interesse del singolo occupante prevale l’esigenza di non disperdere e ridurre beni che attraverso l’utilizzo e la gestione collettiva possono garantire il buon vivere e la tutela dell’ambiente e di ogni essere vivente.